#PointLenana: la Piccola Orchestra dei Sentieri parte da un 5000

La Piccola Orchestra dei Sentieri è una nuova avventura, un collettivo aperto di musicisti, cantastorie, narratori, viandanti, esploratori. C’è anche un giocoliere, giuro.
La POS si propone di marciare convivialmente sui sentieri, raccoglierne le storie e poi – in sosta sui crocevia dove leggendario, punk, storia e cabaret possono convergere – cantarle e raccontarle.
A fine luglio partiremo per un viaggio a piedi: di giorno arrancheremo sui sentieri del massiccio Orsiera – Rocciavrè, la sera suoneremo in rifugio, i dettagli arriveranno. Ma quella sarà solo la nostra seconda uscita, il debutto della POS invece avverrà sabato 13 luglio, a Meana, in Val di Susa.

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Sono stato uno dei lettori di prova della penultima versione di Point Lenana, l’UNO di Wu Ming 1 e Roberto Santachiara. point_lenana_coverTerminata la lettura, per prima cosa mi è venuta in mente una storia che raccontano al paese di mio padre, in Sicilia, nella provincia di Messina. Di una corderia in cui lavorava “lo scemo del villaggio”, un uomo – tutt’altro che scemo – quasi del tutto incapace di farsi comprendere a parole, ma dotato di una forza fisica prodigiosa. Dicono che a volte girasse la manovella dei fusi talmente forte da dare il giro al lavorante che si muoveva con pigna e pettine. Ecco, mi sono immaginato un molto nerboruto Santachiara (con tutto che non l’ho mai visto in faccia) a girare quella manovella e il povero Wu Ming 1 sudatissimo tutto intento a evitare che le funi diventino una matassa informe.
Point Lenana è questo, un portentoso intreccio di storie, una fune robusta da passarsi intorno ai fianchi per danzare in corda doppia nei baratri della Storia.

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Comunque di Point Lenana, a caldo, ho scritto tutto ciò che mi veniva in mente. Poi, trascorso qualche giorno, ho espunto la metafora dei cordari (nel frattempo avevo elaborato altre due immagini che sono finite nei titoli di coda del libro) e tutta una serie di altre righe di parole, che avevano tutto l’aspetto di essere versi. Mi sono detto: «È una scheda di lettura, mica posso scrivergli le poesie a Wu Ming 1!»
Ma oramai quei versi c’erano e lavoravano nella testa, nelle settimane successive ho provato a tirarne due testi di canzone. Uno, Point Lenana, ho cominciato fin da subito a cadenzarlo su due accordi (le canzoni che scrivo io sono tutte molto semplici ché altrimenti poi non so suonarle), ho detto:«Eureka, la prima canzone è fatta!»
Invece no, ho poi riscritto quel testo altre due volte, poi l’ho sottoposto ai miei compari della POS, i quali hanno apportato sostanziali modifiche all’armonia, modifiche che mi hanno costretto a intervenire nuovamente sul testo e alla via così, ancora pochi giorni fa ho ritenuto opportuno dare due martellate alla terza strofa. Ma che lo dico a fare, si lavora così.
Il secondo pezzo, invece, fin dal principio si è dimostrato recalcitrante. Lo immaginavo in ¾, una specie di ballata del Benuzzi (il racconto della sua vita, dalla nascita alla morte, è la spina dorsale di Point Lenana), ma sfuggiva da tutte le parti, chiudere quella vicenda in quattro strofe e due ritornelli non sembrava cosa.
E dunque questa canzone che pareva dovesse esserci – si sarebbe dovuta intitolare Quale nome – non c’è. Nell’ultima strofa di quel testo avrei voluto dare conto della straordinaria qualità testimoniale di Felice Benuzzi in questo modo:

una volta ridisceso
non ti chiamo Felice
non ti chiamo fortunato
ti chiamo magari Ismaele

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E quindi debutteremo con Wu Ming. Poco male (tutto bene a dire il vero), l’idea di mettere su un gruppo di viandanti cantastorie è scaturita dopola lettura combinata de Il sentiero degli dei di Wu Ming 2 e Rivalta Partigiana, una ricerca storica di Donato Antoniello sulla Resistenza in Val Sangone.
Quindi debutteremo in Valle di Susa. E ne siamo orgogliosi, i membri della POS sono tutti molto vicini alla lotta No Tav. Quanto a Point Lenana è dedicato alla Libera Repubblica della Maddalena.

Come si svolgerà la presentazione? Wu Ming 1 incornicerà le vicende che lo hanno portato a imbarcarsi in questa esperienza letteraria e a scalare – da uomo di pianura – la punta Lenana del Monte Kenya. Dopodiché leggerà alcuni brani accompagnato dal nostro commento musicale. Ci sarà l’occasione anche per cantare alcune canzoni che sono nell’impasto del libro e la nostra Point Lenana.

La POS per muoversi agevolmente sui sentieri predilige piccoli strumenti musicali, leggeri e robusti, ma, lo abbiamo detto in principio, la POS è un collettivo aperto e si pone sui crocevia. Sabato 13 luglio accompagneremo il reading di Wu Ming 1 con un set stanziale. Saremo: Sergio Di Gennaro al piano elettrico e alla fisarmonica, Silvia Lorenzo alla voce, Davide Giacoletto alla chitarra e Filippo Sottile all’altra voce. L’appuntamento è per le 16,30 al tempio evangelico di Meana di Susa.

L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Dal Gallo Sebastiano e si articolerà su due giornate. Domenica 14, se il tempo meteorologico lo permetterà, ci recheremo in pellegrinaggio al lago delle Savine, un luogo incantevole in cui i partigiani valsusini infliussero una dura sconfitta ai nazifascisti. Per la pizzata al forno di Raul dopo la presentazione e l’escursione prenotatevi qui.

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