Da bambino avevo due costumi di carnevale ereditati dai cugini grandi, Zorro e indiano pellerossa. Non mi piaceva nessuno dei due. Ci si traveste per dire la verità e io non mi sentivo né un eroe senza macchia e senza paura, né un coraggioso guerriero sioux.
A scuola avevamo la scatola dei travestimenti, un ammasso di abiti smessi variegati. A me negli intervalli pomeridiani piaceva mettermi in testa dei pantaloni di una tuta gialla e un gilet tutto brillantini. Dicevo che ero il cantante dai capelli gialli. Come travestimento non aveva molto successo, nonostante gl anni ’80 traboccassero di cantante dai capelli gialli. Mi scoraggiai presto e smisi di travestirmi, benché la cosa avesse una certa attrattiva per me.
Dal 2005 faccio spettacoli umoristici e faccio largo uso del “personaggio”, ma non ho mai voluto travestirmi, né truccarmi e non ho avuto il coraggio nemmeno di ritoccarmi il nome, il mio personaggio si è sempre chiamato Filippo Sottile.
Al Molo di Lilith mi hanno chiesto se vado a fare un pezzo per il loro Carnevale dei Folli. Io ho detto subito sì, ma è quasi un mese che vivo nel terrore, davvero. Che sia un trauma infantile che si accinge a tornare su o il timore che il travestimento sul palco mi obblighi a dire cose vere che preferisco tacere… non so.
In ogni caso, ho un pezzo “contro le cose che vanno male” che una volta tanto non parla di No Tav. Per me sarà un duplice debutto, come performer en travestì e come cantastorie No Expo. Speriamo che me la cavo.
Ci vediamo domenica 15 febbraio, alle 21.15 al Molo di Lilith, via Cigliano 7, Torino. Ingresso libero con tessera Arci.
Sitografia minima:
- http://www.noexpo.org/
- http://www.carmillaonline.com/2014/01/07/expopolis-2015/
- http://www.carmillaonline.com/2014/05/14/parliamo-quando-parliamo-expo-2015/
I tentacoli di Expo 2015, una vicenda esemplare