Poco meno di un anno fa usciva Comincia Adesso. Fughe ed evasioni quotidiane (Eris, 2016), Ne è curatore Simone Scaffidi. Non mi ricordo come ci siamo conosciuti, forse la prima volta ci siamo visti alla Credenza di Bussoleno. Comunque, poi ci siamo rivisti ad Aosta a un concerto della POS. È stato in quella serata che mi ha parlato di un progetto che allora si chiamava ancora #Galere, un’antologia di racconti per mezzo della quale sostenere la Biblioteca Popolare Rebeldies di Cuneo che da anni si occupa di far arrivare libri e testi ai carcerati senza nessuna intermediazione.
Io ho accettato subito. Da un lato mi sembrava doveroso fare una cosa, anche piccola come scrivere un racconto, per scrostare un po’ l’intonaco delle mura delle carceri e dall’altro il tema, la fuga, mi sembrava così pieno di speranza da funzionare da antidoto al cinismo e alla rassegnata disillusione che mi attanaglia nei momenti di crisi. Ne è venuto fuori Pietra fuori, inferno dentro, un racconto che ha già un suo spin-off.
La versione ufficiale è il mio nuovo spettacolo di monologhi e canzoni. Lo presenterei così:
In questi tempi di bufale, complottismi, wikipedie e presunti debunkers, servono certezze. I dubbi danno l’insonnia e la mattina c’è da lavorare. La gente non può perdere tempo a far lo spidocchio: ci vuole un prodotto affidabile, una verità di marca, una versione ufficiale in cui credere, a cui obbedire, per la quale combattere. Serve uno spettacolo come questo.
Secondo la Treccani, in geometria «la direzione di una retta è il suo punto improprio, cioè l’elemento comune a una retta e a tutte le rette a essa parallele (o, più esattamente, l’astratto della classe di tutte le rette parallele a una data). La direzione di una retta è indipendente quindi dall’ordinamento dei suoi punti che definisce i due possibili versi».
Ora la dico come me l’ha spiegata il professore Giannone in una di quelle estati in cui mi dava ripetizioni per gli esami di riparazione di matematica: «La strada è la direzione, mentre attraversi le macchine possono metterti sotto in un verso o nell’altro, capisti?»
Cambiare verso è molto più facile che cambiare direzione. Mi chiamo Filippo Sottile e sono cantautore, Maledette canzona, Passa che ti canto, Indecoroso. Sono spettacoli miei, diversi fra di loro come temperamento, attitudine, verso, ma tutti nella stessa direzione, con la stessa struttura. Da qualche tempo, invece, mi sto preparando a un cambio di direzione. La versione ufficiale è un passo verso questo cambiamento. La direzione è ancora quella degli spettacoli precedenti, ma la linea non è più perfettamente retta e quindi va perdendo la possibilità di essere parallela ad alcunché. È uno spettacolo di transizione, la piattaforma rotante che mi permetterà di cambiare direzione. I pezzi sono tutti piuttosto recenti, il più antico è del 2015. C’è anche qualche inedito
Domenica 12 febbraio affiancherò Simone Scaffidi nella presentazione di Comincia Adesso. A seguire metterò in scena per la prima volta La versione ufficiale. La serata comincia alle 18 ed è organizzata dal Circolo OndeRock, presso SMS La Rocca, via alla Rocca 64r Savona. Ingresso libero.