Sono stati giorni concitati, pesanti, esaltanti, duri. Potremmo dire che aprile è il mese più crudele, ma la crudeltà sta altrove, in un’entità che ha gli occhi puntati al profitto, un cuore che pompa ingiustizie, un cervello alimentato con il furto legalizzato e una scatola cranica costituita di sbarre e recinzioni. Talvolta veste la divisa e sa fare almeno due distinte voci. Con una parla di sicurezza, di legalità, di ripresa e di sacrificio per tornare alla normalità (qualunque cosa significhi) e con l’altra voce si vanta di sparare lacrimogeni in faccia alle persone. Esprimo qui tutta la mia solidarietà e vicinanza a Giovanna, scientemente colpita in viso.
Negli scorsi mesi ho potuto frequentare il presidio di San Didero. Al di là della sua importanza politica e della legittimità del movimento No Tav di difendere quel fazzoletto di terra in rinascita dall’ennesima inaccettabile furia cementificatrice, mi ci sono proprio affezionata a quel posto. Il calore umano che vi ho trovato è senza prezzo e ha un profumo promettente, un non so che di un mondo venturo. Potentissima anche la mobilitazione di questi giorni, a dispetto dei tempi di reclusione.
Però ho trascurato di dire alcune cose. Eccole sinteticamente:
- Il 26 marzo scorso ho presentato La mostruositrans per il festival queer Non solo lesbiche. Ne è venuta fuori una chiacchierata di oltre un’ora. La registrazione è qui.
- Sabato 10 aprile sono intervenuta a Indecoradio e ho detto cose impopolari sul DDL Zan. Non sono finite. Ne ho altre, alcune qui, altre verranno. Il podcast è qui.
- Questo giovedì, il 22 aprile, partecipo un gruppo di lettura insieme ad Antonia Caruso e a Denise di Norabook. Io a fare le cose on line non ci sto dentro per cui sarò da qualche parte in presenza con altri esseri viventi. Però a questo libro ci tenevo tanto. Si tratta di Play with fire di Nicoz Balboa, una storia fumetti che ho amato molto. Info e iscrizioni qui.
- Il 29 aprile si torna a occupare spazio fisico. Sarò con Valentine aka Fluida Wolf nei pressi dell’aula C1 del Campus Einaudi, Torino. Vale proviene dalla periferia sud est di Torino, io da quella sud ovest: le nostre tamarragini congiunte danno sempre origine a presentazioni con un altissimo tasso di imprevedibilità. Presenteremo insieme, a tutto campo, Postporno e La mostruositrans (entrambi editi da Eris nel 2020). Si parla di corpi, di desiderio, di riappropriazione. Magari ci facciamo anche una cantata.
Questo per ora. A maggio ci saranno altre uscite.
Nel frattempo, la valle è in movimento e, per ora, c’è una chiamata ogni sera alle 18 a San Didero.