Creature mostre senza biglietto. Aggiornamenti e anticipazioni

Il set di “Mostre & Fiere” visto da Debora Benincasa

Uno. In fila davanti a me ho ancora quattro date: Treviso, Asti, Alba, Roma. In queste settimane Mostre & Fiere è cambiato ancora: una nuova canzone, tagli, rimescolamenti, riscritture, un personaggio piccolo che si è aggiunto alla galleria mostruosa. Nel frattempo, qui è uscita una recensione dello spettacolo. La recensione teatrale è un genere in declino e anche per questo mi ha fatto un sacco piacere leggerla, l’ha scritta una persona con l’occhio e l’orecchio allenato al palco, l’attrice/autrice Debora Benincasa:

Filomena è dissacrante e costantemente ironica, ridiamo per tutto il tempo e per tutto il tempo stringiamo i denti perché sappiamo la rabbia dietro ogni parola. […]. Nel suo bisogno e nella relazione onesta che si crea tra pubblico e artista trovo che ci siano alcune delle potenti radici del teatro: quell’energia vitale che non vuole essere catturata e che, per questo, si racconta.

Due. La mostruositrans è uscita da un anno. Nella pagina dedicata, in ordine abbastanza casuale, per ora, ho radunato le recensioni in cui mi sono imbattuta. Se ne mancano, segnalate. C’è anche la lettura sintetico-panoramica che recentemente ne ha dato il Collettivo De-generi.

Tre. La scrittura del libro previsto per l’autunno invece procede mooolto a rilento (poco tempo, grande stanchezza, il portatile che tira le cuoia) ma procede: un passo dopo l’altro, lettura dopo lettura, parola dopo parola, confronto dopo confronto. Il libro parlerà anche di DDL Zan. Qui un audio (registrato il 12 di maggio scorso per la trasmissione GhettoKnowus curata da The Ghetto su Radio Banda Larga) che sintetizza in pochi minuti e con molte lacune il mio pensiero a riguardo. Nero su bianco tenterò certamente di essere più esaustiva. Nel capitolo a cui sto lavorando in questi giorni mi soffermo un po’ sulle persone piccole, non escludo di aprire una parentesi su Luca (l’ho visto ieri) e mi dilungo sicuramente su Mary Poppins. Da lunedì scorso il libro ha anche un nome (provvisorio): Senza titolo di viaggio. Con le anticipazioni direi che basta così.

Chiudo segnalando questa iniziativa. Lottiamo per una società in cui non ce ne sia necessità, ma attualmente ne abbiamo bisogno. Agiamo di conseguenza.

Ci vediamo per le strade.

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