Dunque, il corso professionale che sto seguendo è sospeso, cancellato il mio tour primaverile (qui, qui, qui) e quel luogo in cui saltuariamente lavoro è chiuso. Sono privata della prospettiva di un lavoro più stabile e del reddito: mal comune senza gaudio. Eppure non sono inoperosa. Come chiunque si occupi di una piccola persona che è a casa da scuola, ho il mio bel da fare. E in più, come tante e tanti, provo a ragionare in tempo reale su ciò che sta accadendo. Ho letto articoli, riflessioni, sono tornata a rinfrescarmi le idee su questioni di principio (qui e qui) e in qualche modo, per quanto lacunosa, ho tessuto una piccola cronaca dell’emergenza.
Il compito della cantastorie è proprio questo, raccogliere storie, fatti, notizie e provare a comporle in un ordine narrativo che ne mostri la trama e la direzione, che renda conto delle miserie e del coraggio, delle meschinità e del sostegno inaspettato, della famelica avidità e della condivisione. La punkastorie, la cantastorie punk, in più ci mette un impegno particolare nel cercare di mettere in luce i rapporti di potere che legano i personaggi.
La punkastorie è una stracciona (sarebbe pure girovaga se glielo consentissero) e compone il suo materiale man mano che procede. Ogni sua esibizione è una prova aperta (cenni di cosa significhi si trovano in questi post), un esperimento, una verifica collettiva.
È con questo spirito che venerdì 17 aprile, alle 21,15, sul canale YouTube del Molo di Lilith mi esibirò in streaming.
Più che su un canovaccio mi muoverò su un rammendo di fiabe, tiritere e canzoncine vecchie e nuove. Il titolo, Pesci rossi, è ripreso da una mia raccolta di poesie così disperata e depressiva che merita di rimanere inedita. Il sottotitolo, Teoria e tecnica della quarantena, forse suonerà un tantinello altisonante: si tratta solo di un misero tentativo, provare a prendere a modello lo sconcertante mix di impreparazione, cialtroneria e vanagloria che stanno mettendo in scena i nostri governanti. Il mio spettacolo, se non altro, una quarantina di minuti, sarà molto più breve.
Così come accade il 99% delle volte che mi esibisco, lavoro a cappello. Potrete riconoscere del denaro per la mia fatica acquistando i libretti di La punk spiegata alla nonna e Il decoro illustrato sul sito di Edizioni Minoritarie o presso Nora Book. Un’altra maniera in cui mi sentirò assai ricompensata è se darete il denaro che dareste a me (o anche di più) a Nessuna da sola! Solidarietà immediata alle lavoratrici sessuali più colpite dall’emergenza.