Far finta di esserne fuori e tour di fine anno

Foto della mia scrivania,. Si vede il copione, il pc, un numero della rivista Leggendaria, un flessimetro, colla, forbici, ukulele, gomma, matita, penna

Il 2023 si sta per chiudersi e comincio a guardarlo un po’ in prospettiva. Un anno complesso per me, con tante botte d’arresto, molte fatiche, ma anche cambiamenti, nuove consapevolezze, qualche soddisfazione e incontri belli. Un dono prezioso di questi giorni è trovarmi in mano un copione definito (sebbene tutt’altro che definitivo) di Far finta di esserne fuori. Lo spettacolo parla di carcere: il tema, me ne sono accorta in questi mesi di studio, è sconfinato e meriterebbe molti approfondimenti: storici, politici, antropologici. Mettici pure che questo governo affronta ogni normale emergenza a colpi di inasprimento di pene e introduzione di nuovi reati e che, dopo anni, le presenze in carcere hanno di nuovo sforato quota sessantamila e viene facile intuire che – come è accaduto per altri miei spettacoli – sono abbastanza certa che Far finta di esserne fuori muterà molto e continuerà ad assorbire nuovi spunti dalla cronaca e a trasformare studi, testimonianze e  riflessioni in storie e canzoncine.

A causa di un piccolo incidente ho saltato la prova aperta che avevo previsto a Torino il 30 novembre scorso. La data sarà recuperata in gennaio, ma nel frattempo debutto questo fine settimana a Brescia, a chiusura dell’ultimo tour dell’anno. Ecco il quadro completo degli appuntamenti:

Da gennaio dovrei riprendere un flusso più regolare di esibizioni. In ogni caso, un po’ di date del 2024 sono già fissate e altre in via di definizione.

Ci incontriamo per le strade

 

 

 

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